STORIA - Ma adesso, signor Campanile, veniamo all'opera.
          
          CAMPANILE - Ah, sì.
          
          (sull'aria di Leporello del "Don Giovanni" di Mozart)
          
          Madamina. il catalogo è questo...
          
          STORIA - Ma io non parlo dell'opera lirica, parlo dell'opera sua, dei suoi 
          romanzi, dei suoi libri, delle sue commedie. È di questo che voglio 
          l'autoritratto. 
          
          CAMPANILE - Ho capito, ho capito. E io questo stavo facendo.
          
          (intona. c.s.:)
          
          Madamina, il catalogo è questo
          dei romanzi che fÈ il cervel mio.
          un catalogo egli è che ho fatt'io.
          ascoltate, guardate con me,
          ascoltate, guardate con me!...
          
          VOCE CHE ANNUNZIA - "Ma che cosa è quest' amore?"!
          
          (Stacco musicale)
          
          VIAGGIATORE - (alla stazione. chiamando:) - Facchino!... Facchino!...
          FACCHINO - Facchino sarà lei!
          VIAGGIATORE - Ma non è lei che porta i bagagli?
          FACCHINO - Ah, è per la valigia? Credevo che m'insultasse.
          VIAGGIATORE - Le pare!
          
          (Stacco musicale) 
          
          VOCE - Giuseppe De Rossi era il cane di casa. Affezionatissimo. Talmente 
          affezionato che, quando il padrone gli dava un calcio troppo forte, lui si 
          metteva a guaire, temendo che il padrone si fosse fatto male al piede.
          
          (Stacco musicale)
          
          LEI - Amore!
          LUI - Gioia
          LEI - A che pensi?
          LUI - Non te lo posso dire.
          LEI - E invece me lo devi dire. A me devi dire tutto, lo sai.
          LUI - Non insistere, Lucy, ti prego.
          LEI - No, dimmi a che pensavi.
          LUI - Non posso.
          LEI - Dimmelo, dimmelo.
          LUI - Bè, pensavo: sta a vedere che adesso mi domanda a che penso e non so 
          cosa dirle
          
          (Stacco musicale)
          
          VOCE - Dove sei, Occhibelli, 
          coi tuoi biondi capelli?
          A chi narri la favola
          dì. della gatta mavola?
          
          Guardi con occhi fondi 
          gli orizzonti lontani, 
          dove si perdon vani sogni? 
          dì, non rispondi?
          
          A chi mostri il bel viso?
          chi guardi? a chi sospiri?
          Ripenso al tuo sorriso 
          e a tanti miei desiri.
          
          Ho una ferita amara 
          sempre nel ricordarti 
          avemmo torto, o cara 
          da tutt'e due le parti
          
          Vorrei frugar nel tempo 
          e nel lontano spazio, 
          per ritrovarti, sazio
          non sono, oh. no, di te.
          
          o, fra le reginotte
          quella che piacque a me
          e che mi fece re 
          per una notte.
          
        
        
        
        
         Gabri
            del Cairo conosciuta sul treno per Napoli,
        Gabri
            del Cairo conosciuta sul treno per Napoli, 
        la Lucy di "Ma che cosa è quest'amore" del 1923